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News Bandi e PNRR - 25/09/2025

Simest: le nuove misure per l'internazionalizzazione delle imprese

Il decreto Economia (D.L. n. 95/2025), convertito nella legge n. 118/2025, ha introdotto importanti novità per gli strumenti Simest a supporto dell’internazionalizzazione delle imprese. Da un lato ha istituito la nuova misura India, dedicata alle imprese che vogliono investire o consolidare la propria presenza nel Paese; dall’altro ha rinnovato alcune linee di intervento, estendendone la platea delle imprese ammissibili e aumentando la quota di fondo perduto per le start-up e PMI innovative.

Domande dal 16 settembre 2025 per la nuova misura Simest “India”
Il decreto Economia, in primo luogo, ha ampliato l'offerta delle misure Simest, con l’istituzione di una nuova linea di intervento a valere sul Fondo 394/1981, dedicata specificamente alle imprese che intendono effettuare investimenti in India oppure che stabilmente sono presenti o
esportano o si approvvigionano in India ovvero che sono stabilmente fornitrici delle predette imprese.

Il nuovo strumento, che prende il nome “Affiancamento strategico per il mercato indiano”, è stato attuato dalla Simest con la delibera quadro del 31 luglio 2025 e la circolare n. 2/394/2025.
Lo sportello per la presentazione delle domande si aprirà alle ore 9:00 del 16 settembre 2025.
Le spese finanziabili includono il rafforzamento patrimoniale, investimenti in tecnologie, acquisto di immobili in India e spese promozionali. Sarà inoltre possibile finanziare spese per la formazione del personale in Italia o in India, spese di viaggio, di ingresso e di regolarizzazione in Italia per l’assunzione nonché spese per contratti di lavoro destinati alla formazione e all’inserimento del personale proveniente dall’India.

 

A quali imprese viene estesa la misura “Transizione digitale o ecologica”
Altra novità agli strumenti Simest apportata dal decreto Economia è l’ampliamento della platea delle imprese ammissibili alla linea di intervento “Transizione digitale o ecologica”.

La novità è stata recepita da Simest con l’aggiornamento della circolare n. 4/394/2024 ed è attiva dal 7 agosto 2025.
A seguito della modifica, l’accesso allo strumento è consentito anche alle imprese non esportatrici facenti parte di una filiera a vocazione esportatrice, che presentino una quota di fatturato domestico pari ad almeno il 10% del proprio fatturato totale derivante da comprovate operazioni di fornitura a beneficio di imprese direttamente esportatrici per una quota non inferiore al 3% del proprio fatturato totale, come risultante dall’ultimo bilancio.
L’agevolazione consiste in un finanziamento a tasso agevolato che può essere destinato fino al 50% per gli investimenti in transizione digitale ed ecologica e la restante parte per il rafforzamento patrimoniale. L’intensità massima del contributo a fondo perduto può arrivare fino al 20% per le imprese energivore. Le spese ammissibili includono investimenti per l’Industria 4.0, attrezzature tecnologiche, consulenze digitali e interventi per l’efficienza energetica e idrica.

 

Di quanto aumenta la quota di contributo a fondo perduto per start-up e PMI innovative
Un'altra innovazione riguarda la quota di cofinanziamento a fondo perduto.
Nello specifico, il decreto Economia ha esteso l’accesso alla quota di cofinanziamento a fondo perduto fino al 20% dell’importo deliberato:

  • per le domande riguardanti l’Africa o l’America centrale o meridionale o l’India presentate dalle start-up innovative, di cui all’articolo 25, comma 2, del D.L. n. 179/2025, o PMI innovative, di cui all’articolo 4, comma 1, del D.L. n. 3/2015;
  • per le domande riguardanti l’India presentate dalle imprese con sede nelle Regioni del Sud (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia).

La novità riguarda tutti gli strumenti Simest e sarà operativa dal 16 settembre 2025.

 

A quali operazioni si estende il contributo export su credito fornitore
Il decreto Economia, infine, ha integrato la disciplina del contributo export su credito fornitore, di cui all’articolo 14 del D.lgs. n. 143/1998.
L’intervento agevolativo prevede un contributo a favore dell’esportatore italiano a parziale o totale riduzione del costo dello smobilizzo di titoli di pagamento (incluso crediti nella forma di lettere di credito stand by e lettere di garanzia autonome e irrevocabili) emessi dall’acquirente estero a fronte di contratti di esportazione di beni e servizi di investimento.
Con la modifica apportata dal decreto Economia sono ammesse ai contributi anche le operazioni di smobilizzo a tasso fisso o variabile di fatture commerciali, emesse a fronte di piani di ammortamento che prevedono dilazioni di pagamento a medio e lungo termine (pari o superiori a 24 mesi).

 

Gli uffici di Confindustria Cuneo sono a disposizione delle imprese associate per valutare eventuali progetti di investimento ammissibili al bando e possono fornire un servizio "chiavi in mano" di preparazione e presentazione delle domande di agevolazione.

 

Per approfondimenti contattare: Silvia Ferreri tel. 0171 455499 mail s.ferreri@confindustriacuneo.it

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