Nonostante uno scenario globale incerto, in cui anche i grandi player rallentano e l’Italia cresce con fatica, la Provincia di Cuneo sta andando bene: rispetto allo scorso trimestre, il clima di fiducia tra le imprese associate è rimasto favorevole. Ad evidenziarlo, i dati dell’analisi congiunturale elaborati dal Centro Studi di Confindustria Cuneo per il quarto trimestre dell’anno presentati oggi in conferenza stampa.
Le imprese manifatturiere consolidano le aspettative su produzione (5,1%) e propensione ad investire (1 impresa su 4 ha in programma investimenti di un certo rilievo), anche se hanno espresso valutazioni più prudenti su export (2,2%), ordini interni (0%) e occupazione (5,1%). Il ricorso alla CIG sale di circa un punto percentuale rispetto al trimestre precedente, portandosi al 7%, un livello quasi fisiologico. Sono relativamente stabili il tasso di utilizzo degli impianti e i tempi medi di pagamento.
Tra i comparti manifatturieri, i segnali più positivi arrivano da alimentare, chimica-gomma-plastica, grazie soprattutto al comparto farmaceutico, manifatturiere varie e cartaria-grafica. Torna negativo il sentiment del settore edile. Segnali di raffreddamento, come non si registravano da numerosi trimestri, anche per la meccanica, complici una contrazione del mercato interno nei primi sei mesi dell’anno e una maggiore incertezza sui mercati internazionali.
Vanno molto bene i servizi, anche se dalle previsioni delle imprese emerge qualche segnale di rallentamento del ciclo. Frenano i saldi su occupazione e ordini, pur mantenendosi espansivi, a fronte di un incremento del già elevato tasso di utilizzo delle risorse aziendali e una situazione pressoché invariata dei tempi di pagamento.
“Le previsioni delle imprese – commenta il presidente degli Industriali Cuneesi, Mauro Gola - mostrano un’economia sana e testimoniano la grande lungimiranza dei nostri imprenditori che hanno saputo diversificare fortemente nei vari settori. Confindustria è al loro fianco e li accompagna sui nuovi mercati internazionali”.
“Mentre i media raccontano di un’economia nazionale in difficoltà - prosegue il Direttore Generale di Confindustria, Giuliana Cirio - le nostre imprese hanno aspettative positive. Questo, se consideriamo le lacune infrastrutturali, si può considerare un miracolo e dà il segno di quanto gli imprenditori credano nel territorio”.

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